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ADDOMINALI

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5 CONSIGLI DECISIVI PER SCOLPIRE LA TARTARUGA

Negli anni ’80, quando iniziarono a fare capolino sul corpo di tutti, da Madonna a Tom Cruise, si scatenò una moda generalizzata.
Gli addominali scolpiti non erano più appannaggio di una ristretta cerchia di fanatici.
Nell’ era di Arnold Schwarzenegger, alcuni campioni dedicavano 30 minuti al giorno agli addominali.
Oggi, per certi professionisti i crunch sono esclusivamente una strategia pre-gara.
Questo capolino è rivolto a tutti, dai neofiti agli aspiranti Mr. Olympia, accomunati dall’ universale tendenza a sottovalutare gli addominali.
Scopriamo le strategie e le soluzioni ideali per mettere il centro del vostro corpo al centro dell’ attenzione.

OBIETTIVO ADDOMINALI

DESCRIZIONE

I bodybuilder a volte trascurano gli addominali perchè presumono di poterli asciugare e cesellare appena si mettono a dieta.
Il trio composto da riduzione dei carboidrati, cardio e crunch la fa da padrone e pensano di non doversi curare dell’ addome se non durante le fasi di definizione.
Altro motivo: se gli addominali decidono di allenarli, tendono ad infilare sessioni a bassa intensità in workout scelti praticamente a caso.
Dato che servono a poco o niente, alla fine non si sentono in colpa se saltano gli esercizi addominali.
Se i motivi principali per cui i bodybuilder trascurano gli addominali sono due, sono due anche le ragioni principali per cui occorre metterli tra i propri obiettivi.
In primo luogo, la forza della zona centrale del corpo è fondamentale per gli esercizi più efficaci per fare massa, come stacchi da terra e squat.
Secondo, non è possibile ottimizzare la muscolatura addominale con incursioni lampo.
Occorre piuttosto sviluppare, o perlomeno mantenere, questi muscoli nell’ arco di tutto l’ anno.

SOLUZIONI

a) Stabilire degli obiettivi come per gli altri gruppi muscolari: dall’ aspetto desiderato a obiettivi specifici in termini di ripetizioni e carichi.

b) Due volte per settimana, dedicate agli addominali la stessa attenzione che riservate agli altri gruppi muscolari.
Se fate sessioni cardio separate da quelle con i pesi, un’ ottima strategia è allenare gli addominali prima del cardio, oppure potete allenarli a parte a casa.

c) Fate 8-12 serie per il retto dell’ addome e 3-5 serie per gli obliqui.

d) Se avete poco tempo a disposizione, combinateli in superserie con altri gruppi muscolari oppure create un’ unica serie gigante con tutti gli esercizi addominali che avete scelto (senza pause tra un esercizio e l’ altro).

e) Onde evitare l’ atteggiamento lassista, affrontate l’ allenamento per glii addominali con intensità, il che ci conduce alla seconda dritta.

LA GIUSTA INTENSITA’

DESCRIZIONE

Quali sono state le vostre serie migliori nell’ ultima sessione per i pettorali?
E adesso provate a rispondere alla stessa domanda per quanto riguarda gli addominali.
Se avete la risposta pronta per distensioni su piana e inclinata, ma fate scena muta per crunch e alzate di gambe, allora vi meritate un bel 2.
Quasi tutti i bodybuilder meriterebbero lo stesso voto in questa interrogazione.
Non solo molti di noi allenano gli addominali con insufficiente intensità, ma è molto raro che ce ne rendiamo conto, e così andiamo avanti con serie fiume che non ci verrebbe mai in mente di applicare ai pettorali o a qualsiasi altro gruppo muscolare.

SOLUZIONI

a) Allenate gli addominali per svilupparli e non per tonificarli.
Il rischio di eccessiva ipertrofia addominale è più o meno equivalente al rischio di arricchirsi troppo, cioè inesistente.
E’ un pò come il timore femminile di finire per somigliare ad un uomo allenandosi coi pesi.
In realtà, alterare drasticamente l’ aspetto fisico non è una faccenda così naturale o facile.
Mirate allacrescita, e il tono muscolare sarà un effetto collaterale.

b) Attenetevi a serie di 10-15 ripetizioni.
Se superate la soglia di 15 ripetizioni, aumentate il carico.

c) Le macchine per gli addominali spesso sono lo strumento più efficiente per aumentare il carico.

d) Anzichè aumentare il numero di ripetizioni o il carico, potete aumentare l’ intensità con tecniche come le superserie e le serie giganti.

CENTRARE IL BERSAGLIO

DESCRIZIONE

Fuorviati dalla ginnastica scolastica e dall’ allenamento calistenico,molti bodybuilder finiscono per allenare i flessori dell’ anca, stirare gli erettori spinali e agitarsi in varie direzioni piuttosto che contrarre gli addominali.

SOLUZIONI

a) Eseguite principalmete crunch (flessione del busto sul bacino e viceversa) per il retto dell’ addome, sia a corpo libero che alle macchine.

b) Lavorate a cadenza lenta e costante, concentrandovi esclusivamente sugli addominali.

c) I movimenti utilizzati per allenare gli addominali sono tutti brevi, perciò la contrazione muscolare è particolarmente importante.
Tenete le contrazioni per uno o due secondi, e che siano intense.

ADDOMINALI SUPERIORI E INFERIORI

DESCRIZIONE

La maggior parte dei bodybuilder dà la priorità, se non l’ esclusiva, alla porzione superiore del retto addominale, quello che corrisponde all’ ambita “Tartaruga”.
S tratta, però, di una delle quattro zone addominali da allenare, da completare con la zona inferiore del retto dell’ addome (fino all’ inguine), gli obliqui esterni (ai lati dell’ addome) e il trasverso dell’ addome (sottostante il retto dell’ addome e gli obliqui).
Molti trascurano gli addominali bassi perchè, con indosso qualche indumento, sono meno visibili.
Si ignorano gli obliqui per il timore di allargare il girovita.
Per quanto riguarda il trasverso, beh…lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

SOLUZIONI

a) Gli addominali bassi sono importanti sia dal punto di vista della forza centrale sia per arricchire il fisico di un possente legame tra parte superiore e inferiore del corpo.
Per stimolare questa zona, fate crunch inversi e alzate di gambe o ginocchia.

b) Anche gli obliqui sono fondamentali per la forza centrale, per stabilizzare il torso.
Quando sono ben sviluppati e definiti, di sicuro catturano l’ attenzione.
Per allenarli, fate crunch sul fianco e torsioni del busto alla macchina.
L’ ampiezza del puntovita dipende soprattutto dalla struttura del bacino e della vita, ma se temete di un ‘eccessiva crescita degli obliqui, allenateli con serie di 20-30 ripetizioni.

c) Il trasverso dell’ addome non è visibile, eppure svolge un ruolo determinante per la postura e per trattenere la pancia.
Potete allenarlo ovunque in qualsiasi momento tirando l’ ombelico verso la colonna e tenendo questa posizione per 10 secondi.
Ripetere fino a 10 volte.

SMALTIMENTO DEL GRASSO

DESCRIZIONE

Molti bodybuilder pensano di poter evidenziare la definizione addominale a forza di crunch.
Sebbene recenti ricerche dimostrano che è possibile dimagrire in maniera selettiva, la strategia più efficace per ridurre l’ adipe e scavare solchi tra gli addominali è una combinazione di dieta e cardio.

SOLUZIONI

a) Per dimagrire, modificate l’ alimentazione.
Eliminate i grassi trans e riducete al minimo l’ apporto di grassi saturi e carboidrati semplici.
Consumate prevalentemente proteine magre, carboidrati complessi e grassi salutari.

b) Fate 45-60 minuti di allenamento cardio dopo i pesi o la mattina presto.

c) Allenate gli addominali puntando alla crescita, e la massa muscolare acquisita diventerà più visibile mano a mano che eliminate i chili indesiderati.

COSA ABBIAMO IMPARATO

a) Trovare il tempo per allenare a fondo gli addominali due volte per settimana.

b) Eseguire prevalentemente serie da 10-15 ripetizioni, puntando ad aumentare il numero di ripetizioni o il carico.
Aumentare l’ intensità con superserie o serie giganti.

c) Allenare gli addominali lentamente, concentrandosi sulla contrazione muscolare.

d) Allenare le quattro aree: addominali alti, addominali bassi, obliqui, addominali profondi.

e) Dieta e cardio per smaltire il grasso; allenamento addominali per farsi i muscoli.

BARDANA

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La bardana è una pianta biennale che produce frutti ricoperti da uncini, che si attaccano a vestiti e pelo animale.
Cresce spontaneamente e abbondantemente nel nord America.

PARTI USATE

Radici, gambo, foglie e semi.

PROPRIETA’

Le foglie sono un blando lassativo e un diuretico.
La radice, oltre a essere anch’ essa un blando lassativo, è antireumatica, antibiotica, favorisce la traspirazione e l’ eliminazione delle scorie, è diuretica, purificante, mantiene la pelle e il sangue puliti.
La bardana inoltre stimola il flusso urinario.
Le radici e i semi hanno effetti calmanti, emollienti e tonificanti; hanno effetti benefici sui reni e a chi soffre di disturbi al sistema linfatico.
I semi prevengono la febbre, sono antiinfiammatori, antibatterici e riducono gli zuccheri nel sangue.

USI

Le foglie possono essere usate nello stesso modo delle radici, sebbene siano meno efficaci.
La radice di bardana ha effetti purificanti.
Aiuta a rimuovere le tossine che causano problemi alla pelle (inclusi eczemi, acne, eruzioni cutanee, brufoli), pigrizia intestinale e dolori artritici.
Ha effetti benefici per il fegato, le ghiandole linfatiche e il sistema digerente.
I semi di bardana danno sollievo a chi soffre di problemi ai reni e per chi soffre di disturbi al sistema linfatico, sono emollienti e tonificanti.
In 1 tazza (250 ml) di radice di bardana bollita ci sono 61 mg di calcio, 450 mg di potassio e 116 mg di fosforo.

REPERIBILITA’

Le radici fresche si trovano stagionalmente nei mercati asiatici.
A causa della sua crescita abbondante nelle zone rurali e suburbane, la bardana può essere facilmente raccolta.
Le radici selvatiche si raccolgono in autunno; strofinatele e tagliatele in pezzi, quindi essiccatele.
Radici e foglie essiccate e tagliate e la tintura sono reperibili nei negozi biologici e nelle erboristerie.

IMPIEGHI CULINARI

Le foglie fresche hanno un sapore simile a quello degli spinaci e delle bietole.
Le radici hanno un aroma tostato e un sapore piacevole se cotte.
Usate le foglie fresche come gli spinaci e le altre verdure a foglie verdi.
In estate, usate le larghe foglie fresche per avvolgere altre verdure in involtini.
In primavera, usate i germogli giovani e teneri e le foglie più piccole in insalate e zuppe, o cotti come le altre verdure.
I gambi freschi si possono pelare e arrostire oppure bollire.
Da cotti hanno un sapore delicato, simile a quello dell’ asparago.
Usate le radici fresche e gli steli nelle zuppe al posto delle patate, arrostiteli o grigliateli come una verdura, oppure grattugiateli insieme alle patate per farne crocchette.
Le radici di bardana secche e tostate sono un buon sostituto del caffè.
Usate semi freschi o essiccati nelle miscele di tè o come condimento, così come usereste gli altri semi.

BROCCOLO

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PROPRIETA’

antiossidante, antitumorale, previene le cataratte, curativo.

USI

Come le altre crocifere, i broccoli contengono indoli, come glucosinolati e ditioltioni.
Una tazza (250 ml) di broccoli contiene più del 200% della dose giornaliera di vitamina C richiesta dall’ organismo e più del 190% di vitamina K.
E’ anche ricco di vitamina A ed è uno dei 4 vegetali contenente vitramina E.
I broccoli contengono anche folato, manganese, triptofano e potassio.
Sono presenti anche vitamina B6 (pirodixina), B2 (riboflavina), fosforo, magnesio, proteine, acidi grassi omega 3 , vitamina B5, ferro, calcio, vitamina B1 (tiamina) e B3 (niacina) e zinco.
I germogli violacei del broccolo sono una fonte ottima di lignina, che si pensa protegga l’ organismo dai tumori di origine ormonale e possono dare sollievo ai sintomi legati alla menopausa.

ACQUISTO E CONSERVAZIONE

Il broccolo fresco è verde brillante e ben sodo, mentre un broccolo di colore giallo è vecchio.
I gambi sottili sono più teneri di quelli più grossi, che tendenzialmente sono cavi all’ interno.
Conservate il broccolo in un sacchetto o una busta di carta in frigorifero per massimo 3 giorni.

IMPIEGO IN CUCINA

I broccoli crudi si mangiano accompagnati da salse e intingoli.
I broccoli freschi possono essere bolliti, stufati o ripassati in padella.
Da cotti devono comunque conservare la loro croccantezza e il colore acceso.
Usate i broccoli surgelati quando quelli freschi non sono disponibili.

BARBABIETOLA

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PROPRIETA’

Antibatteriche, antiossidanti, tonificante, purificante, lassativo, previene il cancro al colon.

USI

Le barbabietole (la radice della pianta) sono ricche di folati, manganese, potassio e l’ enzima betaina, che nutre e rinforza il fegato e la cistifellea.
Con l’ 8% di clorina, le barbabietole sono purificanti per il fegato, i reni e la cistifellea.
Il pigmento che dona alle barbabietole il caratteristico colore rosso-porpora, la betacina, è anche un potente antitumorale.
Le barbabietole sono una buona fonte di vitamina C, magnesio, triptofano, ferro, rame e fosforo.

ACQUISTO E CONSERVAZIONE

Foglie lucide, sgargianti e coriacee all’ estremità della barbabietola indicano la sua freschezza.
Comprate barbabietole piccole, sode e senza ammaccature con le foglie intatte, se possibile.
Per conservarle, tagliate l’ estremità e trattatele come verdure a foglia verde,
Conservate le barbabietole non lavate in una busta di plastica richiudibile in frigorifero.
Si conservano per circa una settimana e mezza.

IMPIEGO IN CUCINA

Si aggiunge grattata fresca nell’ insalata.
Arrostita, al vapore o bollita può essere un contorno di verdura.
Usate la barbabietola già cotta quando non trovate quella fresca.

BICIPITI

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5 CONSIGLI PER OTTIMIZZARE L’ ALLENAMENTO DEI BICIPITI

I bicipiti sono come la pizza.
Li adorano tutti.
Chiedete a un bambino di farvi vedere i muscoli e subito piegherà il braccio per gonfiare il bicipite.
Oltre alle pose, i bicipiti sono la prima associazione che viene in mente quando si pensa all’ allenamento, e dopo il primo anno in palestra, in genere si è già a letto, sentito o appreso cosi tanto sul curl che si è tentati di non farne più.
Resistete.
Questo capitolo è rivolto proprio a voi, che di sicuro commettete almeno alcuni degli errori esaminati, e contiene suggerimenti e strategie per trasformare l’ atto di flettere le braccia in un bel paio di bicipiti da 10 e lode.

ASPETTA A BARARE

DESCRIZIONE

Il curl per i bicipiti è probabilmente l’ esercizio in cui è più facile “Barare”, ossia applicare il metodo del “Cheating”.
Quando le braccia non sono sostenute da una panca Scott o alla macchina), basta una piccola oscillazione per trasferire parte dello sforzo dalle braccia ai deltoidi anteriori e rendere meno dura una ripetizione.
Il cheating è una tecnica validissima per prolungare le serie oltre la soglia del cedimento in senso stretto, che si raggiunge con ripetizioni complete, ma se lo si utilizza prima di questa soglia diventa difficile allenare in modo completo i bicipiti.
Nel tentativo di lavorare con carichi superiori a quelli che riuscirebbero a gestire, molti applicano il cheating fin dalla prima ripetizione di curl e non fanno altro che aumentare lo slancio nel corso delle serie.

SOLUZIONI

a) Eseguite ripetizioni impeccabili fino al cedimento muscolare.
Se necessario, fate i curl con bilanciere dritto o angolato appoggiando la schiena contro il muro e/o tenendo i gomiti premuti contro i fianchi.

b) Per escludere gambe e bacino dal movimento, eseguite i curl coi manubri seduti.

c) Per oltrepassare il cedimento raggiunto con ripetizioni complete, eseguite due o tre ripetizioni supplementari dandovi un pò di slancio con una leggera oscillazione delle braccia.

MEGLIO NON ESAGERARE

DESCRIZIONE

La popolarità dei bicipiti non contribuisce certo a renderli più voluminosi rispetto ad altri gruppi muscolari come gran dorsali o quadricipiti che, in confronto, sono dei veri giganti.
Se dunque la sessione per i bicipiticomprende tante serie quanto quella per la schiena, probabilmente state esagerando con quei “Piccoletti”.
I bicipiti, più di altri muscoli, sono spesso vittime del sovrallenamento, che blocca la crescita o può addirittura farli regredire.

SOLUZIONI

a) I principianti devono limitarsi a sei serie per i bicipiti; dopo quattro mesi di allenamento, si può aumentare gradualmente il numero di serie.

b) Il volume consigliato ai bodybuilder esperti è di 9-12 serie per i bicipiti.

c) Prolungate al massimo l’ ultima serie degli esercizi oltre il cedimento muscolare mediante tecniche come il cheating, le ripetizioni forzate, le negative e le serie discendenti.

PER FARE CENTRO

DESCRIZIONE

Se c’è un argomento sul quale sono state pubblicate una valanga di sciocchezze è proprio l’ allenamento delle braccia.
Non molto tempo fa, per esempio, si predicava come fosse vangelo “Fà i curl alla panca Scott” per sviluppare la zona inferiore del bicipite e “Fà curl concentrazione” per accentuare il picco del bicipite.
Nessuno dei due imperativi è fondato, tanto che non sorprende che tutti i curl sparati dai bodybuilder finiscano per mancare il bersaglio.
La verità è che non si può concentrare lo sforzo sulla parte inferiore del bicipite rispetto al resto del muscolo, nè elevare il picco semplicemente concentrandosi sulle contrazioni di picco.

SOLUZIONI

a) Concentratevi su entrambi i capi dei bicipiti, che sono adiacenti.

b) Per impegnare maggiormente il capo breve del bicipite brachiale (zona interna), eseguite i curl impugnando i pesi in modo che i mignoli siano all’ altezza delle altre dita o più in alto; anche una presa più ampia aumenta il coinvolgimento del capo breve.

c) Per centrare megli il capo lungo (esterno) del bicipite brachiale, eseguite i curl con i pollici più in alto dei mignoli; ad esempio con la presa inclinata sul bilanciere angolato o con la presa neutra nei curl a martello.
Anche la presa stretta contribuisce ad aumentare il coinvolgimento del capo lungo.
Lo sviluppo del capo lungo può esaltare la pendenza dei bicipiti, accentuandone il picco in pose come quella frontale di doppio bicipite.

d) Non vi aspettate risultati stupefacenti se non è scritto nel vostro DNA: la forma dei bicipiti è in gran parte determinata dai geni.
Sforzatevi piuttosto di aumentare al massimo le dimensioni di questo gruppo muscolare.

L’ IMPORTANZA DELLA VARIETA’

DESCRIZIONE

Nonostante la semplicità dei bicipiti, costituiti da due capi che si possono stimolare quasi esclusivamente con flessioni dei gomiti (curl), per stressare in modo completo ed efficace le molteplici fibre che li compongono bisogna sfruttare vari tipi di curl.
Molti bodybuilder, invece s’ impigriscono e finiscono per adagiarsi su un unico schema noto che si riduce, per esempio, ai curl in piedi a due mani con pesi liberi.

SOLUZIONI

a) In ogni sessione per i bicipiti, fate un esercizio di flessione dei gomiti con blianciere angolato o dritto, uno coi manubri e uno ai cavi o con una macchina.

b) Eseguite un esercizio in piedi, uno seduti e uno con il/le braccio/a allenato/e bloccato contro il corpo o una panca.

c) Fate almeno un esercizio unilaterale in ogni workout per i bicipiti.

d) Eseguite periodicamnete un esercizio raro, come i curl trascinati, le trazioni alla sbarra in supinazione ed i curl a martello con la fune, per stimolare i bicipiti da angolazioni insolite.

L’ IMPORTANZA DELLA CONTRAZIONE

DESCRIZIONE

La contrazione è l’ elemento cruciale del curl, perciò è un vero peccato che moltissimi bodybuilder in effetti non sfruttino pienamente l’ opportunità di contrarre i bicipiti contro una resistenza.
In generale, ciò accade perchè, usando carichi esagerati, eseguono le ripetizioni troppo velocemente e di slancio.

SOLUZIONI

a) Selezionate carichi con cui siete in grado di eseguire 12 ripetizioni complete e impeccabili.

b) Eseguite i curl lentamente: impiegate circa due secondi per sollevare il peso, tenete la posizione di massima contrazione per un secondo ed abbassate il peso in due secondi.

c) Nei curl coi manubri, supinate i polsi in modo da trovarvi con le palme rivolte verso i fianchi nella posizione inferiore e rivolte in alto in cima al movimento.

d) Fate in modo che ogni curl sia “Di concentrazione”, contraendo sempre al massimo i bicipiti.

COSA ABBIAMO IMPARATO

a) Eseguire ripetizioni tecnicamente impeccabili e complete; usare il cheating solo per prolungare le serie.

b) Adottare un volume d’ allenamento basso o moderato.

c) Prendere di mira il capo esterno per dare maggior rilievo ai bicipiti.

d) Eseguire vari tipi di curl diversi tra loro nella stessa sessione.

e) Controllare il carico e sfruttare pienamente le contrazioni.

BANANA

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PRmmOPRIETA’

Supporta il sistema immunitario, abbassa il colesterolo, previene l’ ulcera, ha proprietà antibatteriche.

USI

A causa della sua capacità di rafforzare le cellule del rivestimento dello stomaco e proteggere contro gli acidi, le banane sono raccomandate in caso di ulcere (o rischio di ulcere).
Ricche di potassio e vitamina B6, le banane aiutano a prevenire l’ infarto e le altre malattie cardiovascolari.

ACQUISTO E CONSERVAZIONE

Comprate banane mature morbide al tocco, gialle per tutta la loro lunghezza e leggermente picchiettate.
Conservatele in un luogo fresco e asciutto.

IMPIEGO IN CUCINA

Le banane si possono unire ad alcune insalate, tagliate a tocchetti e aggiunte solo poco prima di essere consumate.
Bagnare la banana con del succo di limone ne previene l’ annerimento.
Le banane troppo mature possono essere utilizzate in pani e plum-cake, pudding e salse.
Il platano, o banana verde, è più grande e di colore verde, di solito impiegato in dolci da forno e nella cucina caraibica e africana.

SURGELARE LE BANANE

Per surgelarle, scegliete quelle completamente gialle senza macchie nè puntini scuri.
Sbucciatele e tagliatele in quattro pezzi e disponetele su una placca da forno, quindi riponetele nella parte più fredda del freezer, insieme o singolarmente.
Si conservano in frigo per massimo 6 mesi.
Quattro pezzi surgelati corrispondono a una banana fresca intera.
Usate le banane surgelate per smoothie o dolci da forno.

AGAR

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L’ agar-agar è una sostanza che si ottiene da alcune specie di alghe rosse che crescono a largo della costa orientale dell’ India e dell’ Estremo Oriente.
Dissolta in acqua calda e poi fatta raffreddare diventa gelatinosa per la presenza di elevate quantità di mucillagine.

AVVERTENZA

Non va confusa con la colla di pesce, che è invece un collagene ottenuto dalla vescica natatoria di storioni o altri pesci dell’ oceano.
La colla di pesce veniva ampiamente utilizzata nella produzione dolciaria prima della comparsa della gelatina.
Birre per la cui produzione si utilizza colla di pesce non sono compatibili con una dieta vegetariana o vegana.

PROPRIETA’/USI

Lassativa.

REPERIBILE IN FORMA DI

Di solito si trova in granuli essiccati o fiocchi, ma a volte si trova anche in strisce di colore nero.

IMPIEGHI IN CUCINA

L’ agar-agar si utilizza come addensante in salse, zuppe, dessert e come agente chiarificante nella birra.
Si utilizza anche come sostituto della gelatina di origine animale.

COME USARE L’ AGAR-AGAR NELLE RICETTE

Mescolate in un pentolino 1 cucchiaio (15 ml) di agar-agar e 2 tazze e 1/2 (625 ml) di acqua, brodo o succo di frutta.
Portate a ebollizione a fuoco medio , quindi abbassate la fiamma e fate cuocere per 5 minuti.
Lasciate raffreddare e aggiungetela agli altri ingredienti.
L’ agar-agar deve raffreddarsi prima di essere aggiunta alla preparazione.

ACETO DI VINO

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L’ aggiunta di aceto madre proveniente da aceto di mele a vino bianco o rosso ne stimola la fermentazione e produce aceto di vino naturale.
L’ aceto di vino naturale contiene una minore quantità di acido acetico rispetto ad altri aceti bianchi, oltre che minori quantità di acido tartarico e citrico.

IMPIEGO IN CUCINA

Usatelo nelle marinature, nei dressing delle insalate e dove il suo sapore delicato si sposi bene in zuppe, piatti cotti in padella, verdure cotte, piatti agrodolci, zuppe e stufati.

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